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Nella rubrica A-Stories ripercorro vicende più o meno rilevanti del passato della Radio a condizione che abbiano maturato almeno qualche anno. Si tratta dell’area Oldies e Ricorrenti degli articoli di questo blog. O meglio: Oldies but Goodies e Proved Hits. Storie del mio passato nel mondo della Radio che può essere interessante rivivere oggi, per un’emozione e/o un insegnamento.
Radio Trasmissioni Lombarde, 1988
In questo caso siamo proprio nel mondo del Vintage perché si torna al 1988, nel pieno dei gloriosi Eighties. La mia esperienza di direzione a Radio Trasmissioni Lombarde che poi convertimmo nel progetto nazionale RTL 102.5 nasce proprio nel maggio di quell’anno con una forte e chiara idea Top 40 o, come meglio si dovrebbe definire, di formato Contemporary Hit Radio.
Siamo negli anni dei disc-jockey che selezionano personalmente la musica per i loro programmi. E’ ancora oggi il motivo di nostalgia di tantissimi operatori del tempo che però non ne ricordano l’angustia. Allo stesso tempo è la fase dei primi casi in cui l’accentramento della selezione delle canzoni nelle prime emittenti di formato palesa grandi successi Radiofonici.
Sul tema della selezione musicale effettuo un’analisi sulla strategia cui seguono alcune decisioni. Suoniamo in grande prevalenza i successi internazionali e italiani ma non proprio per il target dei 18-24 anni, già molto ben servito all’epoca, ma con il gusto e la sensibilità per i 25-34 anni. Un suono ritmico ma melodico di cui sono orgoglioso e che fu la cifra distintiva di RTL 102.5 tra il 1988 e il 1993.
Nel percorso di industrializzazione della Hit Radio la programmazione della musica, data l’idea e l’impostazione vincenti sulla selezione, sarebbe divenuta l’arma indispensabile per garantire on-air il quadro di coerenza necessario sulle 24 ore e offrire proprio sempre e in ogni momento l’equilibrio giusto tra consistenza e varietà.
Playlist, il primo software di programmazione di RTL 102.5
Erano i tempi iniziali della rivoluzione informatica, del Basic, del Vic 20 e del Commodore 64. Un mio caro amico d’infanzia di Bergamo che si chiama Andrea Gambirasio, oggi una celebrità nella programmazione e non solo, riceve dalla Radio e su mio briefing una committenza per un primo sistema in Basic.
Il software che Andrea Gambirasio crea per RTL 102.5 è semplicissimo. Credo di ricordare che si chiamasse Playlist. In base agli schemi di rotazione previsti sono si creano alcune categorie: Power, Heavy, Medium. Inserisco le schede dei brani completi di titoli e di artisti e ho grande agio nell’associarli a una categoria ma anche nello spostarli da una all’altra, attività che svolgo spesso.
Ovviamente le categorie rappresentano delle marce di frequenza e quindi di passaggi giornalieri. POWER i più trasmessi, HEAVY quelli a metà delle rotazioni, MEDIUM i meno frequenti.
Ogni giorno non stampo un Log vero e proprio ma un formato di report della Playlist ordinato per categorie che alla destra dei titoli e degli artisti dispone di una ampia colonna per indicare a penna l’orario di avvenuta trasmissione. Quindi il conduttore sceglie il brano ma indica sul report e di proprio pugno l’orario trasmesso.
In realtà il sistema funziona sulla base di regole specifiche, occorre muoversi all’interno di linee guida definite. Non è possibile scegliere un brano Power prima di 4 ore dall’ultimo passaggio, un Heavy prima di 8 e un Medium prima di 12. I conduttori di fatto costruiscono la scaletta man mano e tenendo conto delle limitazioni imposte.
Devo riconoscere che la prima scossa verso la format Radio di RTL 102.5 è stata realizzata grazie a Playlist di Andrea Gambirasio ma soprattutto grazie all’indispensabile contributo dei conduttori che non hanno avuto vita facilissima ma che rispettando le regole concorsero a determinare un primo impatto musicale complessivo e competitivo.
Al Festival di Montreaux una visione sul futuro
Il sistema Playlist funziona nel senso che permette di raggiungere i primi obiettivi di programmazione e di posizionamento ma ha anche molti limiti. Lunghissimo elencarli qui e ora tutti per me, cronicamente insoddisfatto delle mie realizzazioni e orientato al miglioramento continuo. Mi è comunque chiaro che si tratta di una soluzione transitoria. Efficace ma transitoria.
Tra il 1988 e il 1990 faccio un po’ tutto a RTL 102.5. Lo Station manager, il conduttore del mattino nel peak time tra le 6:00 le 9:00 e anche il responsabile musica. Olé. Lo scenario dei rapporti con la discografia è fortemente competitivo e sto cercando soluzioni per diffondere interviste con artisti internazionali importantissimi che normalmente passano dall’Italia ma che finiscono in esclusiva a Milano in via Massena o in via Turati, a DEEJAY o a 105.
Ecco, mi appare il noto Festival di Montreaux nella vicina Svizzera, sul lago di Ginevra. Snobbato dai concorrenti, wow! E con possibilità di pre-organizzare le interviste a grandissimi nomi della musica. Parto da solo sapendo di disporre già di uno schedule in 2 giorni di interviste con Sting, Phil Collins, Steve Winwood, Public Enemy, Taylor Dayne e molti altri. Interviste tutte regolarmente realizzate.
Noto con sorpresa che a Montreaux c’è in connessione al Festival anche un’area convegni e esposizioni. Non lo sapevo. Ottimo, avendo a disposizione qualche intervallo di tempo tra un’intervista e l’altra. Decido di visitare l’area fieristica. Mi appare uno stand piccolissimo con un claim sul mio tema del momento: “The music scheduling system”. E un gentile signore mi invita a sedere di fronte al piccolo tavolino. In un minuto realizzo che non mi sarei più voluto alzare da lì.
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Andrew Economos, il papà di Selector
Il distinto signore con la barba è Andrew Economos, statunitense ma di origine greca, delle isole Cicladi. E’ un ex direttore a New York della Radio della NBC che all’esplosione dell’era informatica ha voluto sistematizzare tutti i processi di programmazione musicale di un’emittente. La società da lui fondata è la R.C.S. RADIO COMPUTING SERVICES e il suo software si chiama SELECTOR.
Dapprima lo aveva presentato in tutti gli Stati Uniti e grazie al primo successo commerciale ora si accinge a farlo conoscere in ogni angolo del mondo, ed è già organizzato al riguardo. Oltre a presentarlo nelle fiere internazionali ha già attivato rappresentanze attive in molti Paesi.
Lo stupore per il software e per il suo manuale
SELECTOR è nella versione DOS. 1988. Uno spettacolo senza fine. Gestione complessa dell’intero log. Controllo totale delle rotazioni e mille altre caratteristiche. Soprattutto capisco che il software non mi forza in alcuna direzione ma mi offre 2 benefit incredibili nella progettazione della stazione. La libertà creativa e la potenza del controllo. Due valori in un solo software. Equilibrio geniale.
Impiego qualche mese ad avere SELECTOR installato a RTL 102.5 dopo adeguata contrattualistica e non ne impiego pochi a metterlo in funzione, mentre Playlist continua a operare e a garantire comunque una differenza significativa dai concorrenti. Ben 9 mesi a far partire il software. Perché?
SELECTOR è accompagnato nell’installazione dalla consegna del suo manuale. Un tomo pesantissimo di 1.000 pagine. Ripeto, 1.000 pagine, peraltro in inglese. Ho letto centinaia di libri sulla Radio in tanti anni e in parte anche sulle tecniche di programmazione musicale. Ma il manuale di SELECTOR è per me ancora oggi il miglior compendio di tecniche di schedulazione per la Radio. Letto e bevuto tutto prima di far partire il software. Come da bravo tedesco, il mio 50%.
Trasmetto la mattina presto in diretta e dirigo per tutto il resto del tempo una Radio che esplode letteralmente di successo ogni giorno di più. Decido di relegare la lettura e lo studio del manuale alle ore serali dopo le 22. Sono talmente consistente in questa scelta che completa tutte le ore della giornata che perdo anche pezzi personali della mia vita, in particolare una fidanzata cui tenevo molto.
Ma l’effetto è incredibile. Il primo giorno che SELECTOR entra nell’utilizzo a RTL 102.5 ha già il database completo nei dati, i clock da sempre sognati e le politiche che i conduttori da soli non avrebbero mai potuto attuare nella loro autonomia controllata.
Controllo delle protezioni dei segmenti musicali, flusso di umore e energia parametrizzati in base alle fasce del giorno e della settimana. Gestione intelligente della protezione artisti. Rotazioni perfette da proprio tutti i punti di vista. E mille altre funzioni eseguite nell’ordine di priorità voluto.
Quando un software aiuta ad esprimerti e a trasformare idee in concretezza, pur sempre per l’aria. Ed è felicità.
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