Chi desidera crescere e assumere responsabilità in una stazione #Radio deve conoscere l'atteggiamento vincente come tutti gli oneri da sostenere. Qui alcune riflessioni al riguardo...

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Le figure apicali che un’impresa Radiofonica deve avere nel proprio organigramma sono tre: si tratta dei responsabili dell’area Tecnica, di quella Editoriale e infine del Marketing e Vendite. Dovrebbero anche essere pari grado, quindi proprio allo stesso livello nella considerazione del management generale e/o della proprietà dell’azienda, per esprimere al meglio il potenziale di sviluppo. La unicità di questi tre responsabili è di rispondere direttamente a chi rappresenta la gestione aziendale, al direttore generale e/o editore. A mio avviso essi sono la classe dirigente.

Ciò non toglie importanza agli altri responsabili e alle persone che lavorano nelle aree suddette ma che non sono a capo delle stesse. Il termine “Classe dirigente” è tuttavia ben intestato a chi, oltre alle sue responsabilità dirette, si trova anche allo stesso tavolo di lavoro con altri colleghi parigrado e con la direzione generale e/o l’editore. Lì serve la visione per inquadrare le attività della propria area nel complesso di quelle aziendali e agire responsabilmente in base al timone condiviso e al vento dei trend esterni. E a tutto ciò che possa favorire la navigazione vincente.

Pensare la Radio, pensare l’azienda

Le mie osservazioni sulla classe dirigente sono basate sulla frequentazione continua, mese per mese, di aziende Radiofoniche nazionali o locali che visito per lavoro, con le mie consulenze e formazioni, oppure per presentare le opportunità dei miei partner. Le riflessioni che condivido sono essenzialmente 2.

1 – OSSERVAZIONE VETTORIALE – Alla domanda “Chi serve chi?” in una delle 3 aree spesso mi trovo a considerare che sono i dipendenti e i collaboratori che servono il responsabile. Ecco, il mio parere è che la direzione vettoriale dovrebbe essere opposta. E’ il membro della classe dei dirigenti o responsabili che dovrebbe servire chi lavora nella sua area. Ciò al fine di mettere le persone nella condizione migliore, da tutti i punti di vista, per svolgere al meglio le funzioni di tipo professionale che sono richieste. Ciò con tutto il tempo e gli strumenti a sua disposizione.

2 – OSSERVAZIONE COLLEGIALE – Anche in questo caso riscontro con una decisa maggioranza che la classe dirigente si parla pochissimo, lo stretto indispensabile. Come ci fosse il vantaggio di non condividere attività e obiettivi della propria area con il collega dell’area vicina. Come se fosse superfluo comunicare che la Radio ha conseguito un’area di copertura in più sul DAB+ o condividere l’acquisizione di nuova clientela pubblicitaria rilevante. O al negativo che non fosse utile confrontarsi sul problema tecnico della rete aziendale o delle difficoltà a reperire agenti.

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L’attuale classe degli editori

Nella quasi totalità delle emittenti ci troviamo a che fare con i pionieri, con coloro i quali hanno affrontato e superato, se sono sopravvissuti e se hanno guadagnato fino a oggi, tutti gli step di sfide tecnologiche, editoriali e commerciali di decenni. Quindi sono persone con autostima ben radicata e che pensano all’evoluzione o con un passaggio di consegne familiari, attraverso dei figli se interessati, oppure con una classe dirigente che in realtà deve essere assistente verso le politiche di esistenza e di eventuale sviluppo Radiofonico già fissate. Di qualsiasi dimensione.

Nei grandi gruppi editoriali, dove c’è un management superiore e le persone lavorano con quel senso di sicurezza migliore, non riscontro tuttavia grandi cambiamenti dallo scenario generale. Sull’aspetto vettoriale, ed è un paradosso, l’organizzazione dei grandi gruppi è verticistica, più ancora che nelle altre realtà, e c’è un controllo della comunicazione eccessivo che chiude tutte le opportunità di confronti più ampi. L’autocelebrazione batte l’apertura per 5 a 1. Sull’aspetto collegiale il livello è più blindato e più competitivo con riunioni che sono teatri per l’integrità.

Quali spazi ci sono in questo scenario apparentemente chiuso per chi voglia crescere all’interno di un’impresa Radiofonica nella indispensabile armonia con gli editori o i general manager? Le risposte a mio avviso ci sono. Primo, non sbagliare assolutamente l’impostazione vettoriale, qui descritta, e nemmeno quella collegiale. Già questa è una mezza rivoluzione. E poi incrementare le proprie competenze e trovare i modi migliori per metterle al servizio della impresa Radio nel senso complessivo. E si tratta di un percorso in cui si deve abbinare la crescita alla condivisione.

Station Manager Masterclass

Per chi fosse interessato a una crescita nell’ambito editoriale di una stazione o gruppo Radio, il suggerimento è di considerare l’iscrizione alla STATION MANAGER MASTERCLASS. Un percorso intenso e compresso in un fine settimana, disponibile sia in presenza che online, cui seguono 4 incontri settimanali di approfondimento. Si tratta di una iniziativa che vede la partnership tra il portale di servizi RADIOSPEAKER.IT e ASTORRI. Il corso è finalizzato proprio ad assistere tutti le persone che si iscrivono a mettersi in Radio dalla parte della soluzione, la vera classe dirigente.

Photo Credit:: iStock.com/Master 1305

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