Un convegno ad altissimo livello dei partecipanti cui hanno aderito pochissime persone in presenza. Meno male che c'era la diretta di Radio Radicale. Qui una sintesi dei temi trattati.

— Pubblicità —

Il convegno di lunedì 2 dicembre 2024 che si è svolto a Milano era intitolato: “Da Marconi al DAB: la Radio nell’era digitale”. I temi toccati e la qualità degli interlocutori sono stati tali da suggerirmi la percezione degli Stati Generali della Radio. Non ho potuto esserci ma con il servizio della diretta di Radio Radicale ho potuto ascoltare e vedere i lavori in diretta. Sia pure, quindi, assente fisicamente non condivido il tono e la apatia dei commenti da parte di siti di informazione Radiofonica che hanno liquidato il convegno troppo superficialmente.

La nuova Audiradio

La presenza del commissario AGCOM Laura Aria ha permesso di ricostruire le ragioni e il percorso che hanno condotto alla formazione del J.I.C. (Joint Industry Committee). Ora c’è AUDIRADIO partecipata al 50% dagli editori e per l’altro 50% dai clienti pubblicitari e dai centri media. La narrazione giuridica e tecnica del commissario trasferisce la soddisfazione dell’AGCOM sull’abbandono della logica del MOC (TER). Laura Aria (nella foto) sostiene che il vantaggio rilevante in questa trasformazione sarà l’ascolto rilevato nella sua interezza.

A conferma dell’alto profilo del convegno era presente anche il presidente di AUDIRADIO, Antonio Martusciello. Il suo intervento ha voluto perseguire 2 obiettivi. Da un lato lanciare le novità metodologiche della indagine del 2025 e dall’altro ringraziare tutti gli editori che hanno lavorato insieme ai rappresentanti di UNA e UPA per creare la unitarietà del nuovo JIC. E che peraltro è sottolineata con un misto tra stupore e compiacimento negli interventi successivi di tutte le parti in causa che riconoscono al Presidente i meriti di esserci riuscito.

La metodologia sottolineata da Antonio Martuscello rappresenta una svolta. Le interviste della ricerca CATI salgono da 120.000 a 200.000. Con una ripartizione dei comparti sarà garantito un quantitativo di 120.000 interviste alle Radio locali e di 80.000 alle stazioni a carattere nazionale. Tra le varie novità della prima ricerca ibrida quella della metodologia SDK permetterà una indagine di tipo censorio su tutto quanto di audio anche asincrono è diffuso dalle emittenti. Un Presidente di AUDIRADIO orgoglioso della prima indagine.

— Pubblicità —

Il DAB e il Broadcast

Anna Maria Genzano, responsabile delle relazioni istituzionali di RTL 102.5 si è distinta. Il suo intervento è stato vibrante sull’importanza del DAB e del Broadcast. Fiera battagliera e strenuo difensore della Radio e delle sue piattaforme proprietarie che devono risultare tutte disponibili e in tutti i dispositivi. Ottima esposizione, punti chiarissimi. Ha introdotto anche il tema dei gravissimi ritardi sul DAB. Un’industria che deve effettuare un salto tecnologico non può trovarsi con 2 comparti attardati, le Radio locali e la RAI. Per motivi burocratici.

Sergio Natucci, direttore generale del consorzio DAB Italia, ha svolto una analisi politica molto interessante sullo stato dei rapporti con il Ministero. Che non ci sono. L’AGCOM è invece un’autorità che contribuisce all’evolversi del mezzo. Lo switch-off non è un tema. Quello del DAB e della RAI, che avrebbe solo 59 impianti attivi, è l’elemento di ostacolo. Intervenendo in risposta, Stefano Ciccotti che è il CTO di RAI, ha garantito che entro il periodo di 2 anni il DAB di RAI RADIO sarà parificato a quello dei consorzi nazionali.

La prominance e RadioPlayer

Ottimo intervento di Massimiliano Montefusco; è il direttore generale di RDS ma è anche il Presidente di RadioPlayer. E’ stato chiaro su cosa sia RadioPlayer oggi, sugli obiettivi come sui problemi. Il punto è che ci sono troppe poche stazioni locali iscritte. Potrebbe esserci un tema di costo. RadioPlayer a livello europeo rappresenta il modo unitario, con le estensioni in tutti gli altri Paesi, per il dialogo con le case automobilistiche. Allo scopo di mantenere in tutti i cruscotti delle auto in vendita una visibilità e soprattutto una funzionalità attiva.

Più in generale la prominance è stata considerata un tema importante in tutti gli interventi di presenti al convegno tra i relatori. Le affermazioni hanno sostenuto lo stupore di fronte alla differenza di trattamento tra televisione e Radio. Il commissario Laura Aria ha sottolineato come sia nell’interesse del cittadino provvedere a mostrare tutti i broadcaster in una giusta evidenza, dato che già hanno superato selezioni e che rispondono a numerosi requisiti della legge. Sarà certamente uno dei piani di lavoro del futuro prossimo, Tema davvero centrale.

Come sta la Radio?

Rosario Donato, direttore generale di Confindustria Radio TV, ha illustrato molti ed utili dati sul mezzo Radio in Italia e in Europa. In Italia si cresce nei ricavi. Dunque, bene? In realtà non benissimo se ci confrontiamo con gli altri Paesi Europei. Si stimano 610 milioni di euro come ricavi complessivi del settore Radio. In Francia si è a 1,3 miliardi e in Germania a ben 3,3! Dunque la strada da percorrere è davvero lunga. E proprio per questo ai prossimi Stati Generali speriamo che si introduca anche il tema della promozione del mezzo Radio.

— Pubblicità —

Autore dell'Articolo

Condividi l'articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *