E' caldissimo, ma non per la temperatura esterna e il meteo. Qui di caldissimo ci sono alcuni problemi strutturali tra le Radio nazionali che richiedono interventi forti. E che analizziamo. Cominciamo? Parte 1...

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L’effetto della “Elemosina On-Air” si è assopito ma solo in parte. I numeri di ascolto di tutte le Radio che hanno implorato i propri ascoltatori in caso d’intervista dell’indagine TER/ERA a scegliere solo la propria emittente e a dichiararne la fruizione per l’intera giornata propendono verso un riequilibrio. E’ un progressivo ritorno alla realtà, a quella della rilevazione Radio non più alterata dagli stessi attori in modo così fraudolento e nemmeno sanzionato. In corso un quadro di ascolti più accettabile. Dal 1° semestre 2024.

E’ chiaro che per tutto l’anno 2023, quello del massimo impatto distorsivo della auto-promozione TER sui dati di ascolto, alcune situazioni di difficoltà o di pericoloso stallo di alcune Radio nazionali sono passate sotto traccia. Ma ora si rivedono con chiarezza i termini dei problemi. Di seguito segnalo quelli che, ovviamente secondo le mie analisi e in base alle mie opinioni, sono i dossier più caldi. Si tratta nella maggior parte dei casi di situazioni non così recenti e che richiedono coraggio e innovazione. Ora il 1° dossier di 3.

Dossier #1 – RTL 102.5 e collegate di fronte ai risultati

Il grafico mostra in alto e con curva rossa la quota di ascolto generale del gruppo RTL 102.5 dato dalla somma delle sue 3 emittenti. Il trend è rappresentato da ben 6 intervalli temporali omogenei. Il dato TER del 1° semestre 2020 non è disponibile per lo stop ufficiale a causa della pandemia. I dati si riferiscono alla metrica dei quarti d’ora, quella di maggior valore commerciale, rilevata sulle 24 ore. La flessione complessiva del GRUPPO RTL 102,5 è di ben 2,98 punti percentuali. Ciò corrisponde al -23,4% degli ascolti persi in 6 anni.

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Un indicatore ulteriore delle difficoltà è dato dalla percentuale totale del 1° semestre 2024 in confronto a quella della sola RTL 102.5 del 2018. Tutte le Radio del gruppo di oggi non raggiungono per 0.73 punti percentuali di mercato il dato della sola RTL 102.5. Sono state diffuse notizie sulle dimissioni di un dirigente molto influente e operativo. Forse vale la pena di considerare che non tutto il male vien per nuocere. C’è bisogno di nuove strategie prima ancora di azioni mirate. E lo si capisce anche dall’andamento di RADIO ZETA.

Tutti gli sforzi di comunicare alla “Generazione Zeta” sembrano falliti. E’ la classe dei nati tra il 1995 e il 2010, dunque un gruppo di individui con età media di 22 anni. E’ sufficiente osservare il grafico qui sopra per rendersi conto che, nonostante l’emittente sia stata oggetto di promozione molto importante, l’età media dell’ascolto di RADIO ZETA è di ben 37 anni. Sembra proprio che sia più che altro la Radio degli “Aspiranti adulti alla Generazione Zeta”. E ciò causa sovrapposizioni con l’ammiraglia RTL 102.5, ben sintetizzati dalle duplicazioni.

In sintesi, a fronte di 1.037.440 ascoltatori nel giorno medio, la prima stazione con cui RADIO ZETA condivide i suoi ascoltatori in base ai dati TER del 2023 è proprio RTL 102.5. Una duplicazione alquanto fratricida di ben 343.160 ascoltatori. E a completare l’opera non bastano RTL 102.5 che perde il 32,8% dell’ascolto in 6 anni e lo sbagliato posizionamento di RADIO ZETA. RADIOFRECCIA è già in fase discendente. Se ci si sovrappone perfettamente a VIRGIN RADIO è solo quest’ultima che guadagna ascolti.

Photo Credit: iStock.com/Xurzon

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