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A volte sento affermare che “La Radio di Flusso è morta”. Qualcuno lo scrive pure. E starei ben attento a mettere questa affermazione nero su bianco. D’altra parte la definizione stessa della Radio di flusso è un po’ troppo soggettiva. Ho provato a mettere un po’ di ordine qui, Assenza di interfaccia vera e propria di programma tra stazione e individuo e l’idea strategica del formato prescelto in presenza di finestre sul mondo di servizio e di utilità. Questo modo destrutturato e diretto di offerta Radio è in crisi? La mia tesi è che la Radio di flusso si evolve.
La pressione all’evoluzione della Radio di flusso d’altra parte è forte. Si chiama servizi musicali come Spotify e digital in generale, sia social con TikTok che video con YouTube. Mentre Spotify e YouTube riproducono la musica, attaccando la Radio come sorgente originaria, TikTok agisce con creatività editoriale ed è più insidiosa anche per la libertà dal supporto originale. L’attacco alla Radio è anche commerciale dai medesimi soggetti, senza false dichiarazioni di neutralità. Questa pressione non è destinata a diminuire e deve portare le Radio a innovare i loro formati.
La Radio di Flusso con Personalità
Questa è la direzione chiaramente imboccata da RDS da qualche anno ma anche da R 101. Si tratta di un impianto complessivo di flusso, con relativo controllo centralizzato e totale di tutta la musica e dei tempi di conduzione, con flessibilità per fasce. Nelle 2 Radio citate, abbiamo il controllo sui conduttori del Morning Show in termini di minuti e secondi per ogni intervento. E il tutto si ripropone nella fascia successiva. Personalità in più ma dentro il flusso. Non si tratta di “programmi”, sono fasce. Inoltre viene aggiunta una etichetta leggera con il naming di fascia.
Questa prima forma di sviluppo della Radio di flusso è la più semplice da implementare in tutti i casi in cui vi sia sufficiente talento disponibile. Non richiede stravolgimenti della ossatura del sistema di flusso. Ha il vantaggio, se l’apporto è creativo e non stravolge, di mirare al pubblico maschile che più di quello femminile apprezza la personalità in Radio. E’ strategia non per tutti, chiaro. Dipende dalla disponibilità dei talenti. Progetti di estensione della personalità che sono compatibili con il flusso attuale. E’ il percorso più utilizzato anche a livello internazionale.
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La Radio di Flusso Circolare
Mi sono già occupato di flusso circolare in passato riconoscendo a Marco Fortunato di essere il primo ad averne fatto utilizzo. Nella medesima finalità degli altri sviluppi, quella di cambiare la possibile percezione di semplice playlist, il flusso circolare introduce il concetto del viaggio nel tempo e nella musica. Quello che può capitarvi di ascoltare su RADIO BABBOLEO è… “20 minuti anni ’90, 20 minuti anni 2000 e 20 minuti di oggi”. In pratica il clock della emittente diventa il teatro del percorso che parte dal brano più datato fino a quello più recente.
Oltre alla leader degli ascolti a Genova e nella regione che ne fa un uso estensivo 24/7 ci sono altri casi in Italia. MITOLOGY 70 80, un’altra ‘emittente leader, in questo caso della Toscana, ha utilizzato il flusso circolare sin dal suo concetto originario. “30 minuti anni ’70 e 30 minuti anni ’80. C’è qualcosa di meglio?”. Il pubblico della Radio che ama la musica inquadrandola per ere trova nel flusso circolare quote garantite di tempo con la sola musica del cuore, senza miscele più o meno sgradite (vedi metronomo) con la musica di oggi o un mix saturo in stile “shuffle”.
La Radio di Flusso Programmato
Non è la Radio di Flusso a Programmi. Non è un essere spaventoso. E’ un flusso in cui il clock base dell’ora ha al suo interno spazi ben determinati e che esprimono una narrativa musicale. Oppure la risposta a un bisogno del pubblico. Vi sono rubriche o mini-programmi nel clock in modo da destare e soprattutto rinnovare l’interesse all’ascolto di ogni ora. Uno dei primi casi noti è quello dei “4 grandi successi in sequenza mixata” di RDS. Sono molti. Gli spazi del clock individuati devono creare valore presso l’audience di sensazione di competenza e creatività.
La competenza e la creatività sono riferimenti tipicamente umani e quindi della Radio e del suo magico tempo reale (tutti insieme, tutti ora) che le piattaforme digitali alla Spotify non possono raggiungere. Le mini-chart sono un prodotto appropriato al flusso programmato. Come tutte le selezioni speciali che si possono offrire al pubblico. Con i successi di Natale o quelli estivi per citare gli esempi più semplici. Percorso virtuoso di sviluppo del flusso. Skill di programmazione richiesti e soprattutto coerenza nel disegno a quello della marca e dei suoi riferimenti editoriali.
Photo Credit: iStock.com/Alberto Masnovo
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